Cattiva digestione? Scopri cos’è la dispepsia

Sintomi particolari possono farci pensare che soffriamo di cattiva digestione; ma quali sono?

24 Novembre 2022
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Si parla di dispepsia quando la normale funzione digestiva risulta alterata. Ciò significa che si digerisce con difficoltà, accusando fastidi ricorrenti, specialmente dopo i pasti principali. Quali sono le cause e come si possono limitare i sintomi?

Cos’è la dispepsia?

La dispepsia è una sensazione fastidiosa che si percepisce nell'area addominale, in particolare in corrispondenza dello stomaco. Può avere svariate cause, spesso attribuibili a cattive abitudini o a situazioni di stress e ansia. Nella maggior parte dei casi è un disturbo transitorio che si presenta in maniera sporadica e quindi risolvibile con qualche accorgimento; quando costante, invece, se ne devono indagare a maggior ragione le cause.

Per una maggiore comprensione del disturbo è necessario distinguere la dispepsia organica dalla dispepsia funzionale: 

  • la dispepsia organica è quella che ha alla base patologie precise dell'apparato digerente o di altri organi coinvolti;
  • la dispepsia funzionale non è legata a danni a organi e tessuti, anche se cronica.

I sintomi della dispepsia

Chi soffre di dispepsia conosce bene i fastidi provocati da questa condizione: dopo i pasti capita di avvertire un senso di pesantezza allo stomaco, di accusare gonfiore addominale e pancia tesa, spesso accompagnati da eruttazioni frequenti. Chi digerisce con difficoltà, non di rado, riferisce un sapore acido in bocca, seguito o meno da un rigurgito, un disturbo associato al reflusso gastroesofageo, che consiste nella risalita dei succhi acidi dallo stomaco all'esofago. Possono presentarsi anche nausea e vomito, quest'ultimo specialmente in caso di indigestione. 

Le cause della dispepsia

Le cause della dispepsia sono da individuare perlopiù nelle abitudini alimentari e negli stili di vita. Altre volte, invece, le cause di una cattiva digestione e acidità di stomaco sono più serie, come in caso di ulcere, allergie alimentari o calcoli alla cistifellea, che certo richiedono un approfondimento medico. Sulle cause della dispepsia funzionale, invece, è possibile agire più attivamente rispetto ad altre condizioni più complesse.

Alimentazione

La nostra dieta non dipende solo da quello che mangiamo ma anche da come mangiamo: non a caso, alla base di una cattiva digestione c'è spesso un modo di nutrirsi frettoloso e distratto. A chi non è mai capitato di mangiare un panino al volo? Probabilmente a tanti. Questo però diventa un problema quando un episodio occasionale si trasforma in una cattiva abitudine quotidiana. Mangiare di fretta, con bocconi molto grandi e ravvicinati, senza masticare a sufficienza, può rendere difficoltoso il processo digestivo. Spesso, quando ci si trova a mangiare in queste condizioni, lo si fa perché non si ha tempo e/o perché si è impegnati a fare altro (come pranzare davanti al computer dell’ufficio). Perciò il tutto è condito da una situazione stressante e non certo rilassata. Non fa bene neppure mangiare in piedi, mentre ci si sposta o si è seduti in posizioni che non favoriscono il transito del cibo, ad esempio ricurvi sul divano o, peggio ancora, semi sdraiati sul letto. Di sera, inoltre, bisognerebbe mangiare almeno un paio di ore prima di andare a dormire.

Quali cibi evitare con la dispepsia?

Ci sono dei cibi e delle bevande dai quali si dovrebbe stare alla larga se si soffre di cattiva digestione. Questi sono:

  • cibi naturalmente grassi, come burro, panna, carne di maiale, insaccati e maionese;
  • cotture complesse e untuose, come le fritture;
  • cibi irritanti come i pomodori, la menta, aglio e cipolla crudi;
  • frutta acida come gli agrumi;
  • bevande gassate;
  • caffè e tè;
  • alcol.

Alcune persone accusano gonfiore e meteorismo se mangiano legumi, cavolo, broccoli e cibi che apportano grandi quantità di fibre. Questi cibi, quindi, anche se di norma sono ottimi per il benessere intestinale, possono risultare problematici per alcuni individui. Tuttavia, ogni caso è a sé e il parere di uno specialista sarà sempre il miglior mezzo per stare meglio.

Sedentarietà 

Una vita caratterizzata da poco movimento non aiuta certo a digerire agevolmente: la sedentarietà è causa, per esempio, di stitichezza, una condizione che può influire sul gonfiore addominale ed essere la causa (ma anche un sintomo) della dispepsia. Praticare poca attività fisica, inoltre, aumenta il rischio di obesità, specialmente se l'alimentazione non è adeguata alle reali necessità della persona: un peso eccessivo aumenta la pressione intraddominale, che si traduce in una sensazione di pesantezza allo stomaco e in reflusso gastroesofageo. Il movimento, specialmente se all'aria aperta, produce anche gli “ormoni della felicità”: le endorfine. Queste aiutano ad allentare le tensioni della giornata e a tenere lontano lo stress. Se non bastassero questi benefici, sarebbe bene ricordare che il moto ci protegge da molte altre malattie croniche, come il diabete e le patologie cardiovascolari.

Fumo

Il fumo di sigaretta porta con sé numerosi effetti nocivi sull’apparato respiratorio, ma non solo. Fumare ha conseguenze anche sulla digestione, in quanto irrita il canale digerente e riduce il tono muscolare dell’esofago. È anche causa di gastrite e reflusso.

I rimedi per la dispepsia

I rimedi per la dispepsia passano dalla prevenzione; con un po’ di attenzione e costanza è possibile evitare di perpetuare quelle abitudini che sono fattori di rischio:

  • fare pasti meno abbondanti e più dilazionati nella giornata;
  • masticare lentamente;
  • prediligere cibi con cotture semplici e non grasse, come al vapore e alla piastra;
  • evitare fonti di stress e praticare tecniche di rilassamento come meditazione e yoga;
  • limitare l’uso di alcol e fumo;
  • praticare attività fisica con costanza.

Per alleviare i sintomi della dispepsia si può tentare di trarre beneficio da tisane e infusi a base di prodotti naturali, come:

  • l’anice;
  • la camomilla;
  • il finocchio;
  • la melissa;
  • la menta piperita.

L’anice e il finocchio agiscono come digestivi riducendo il gonfiore; la camomilla attenua l’acidità di stomaco; melissa e menta piperita calmano gli spasmi e i crampi, limitando la nausea.

Integratori per dispepsia

Questi ingredienti di origine naturale possono essere difficili da assumere in forma semplice, per questo sono di aiuto gli integratori per la digestione, dove i componenti sono presenti in concentrazioni adeguate e si possono assumere con più facilità e tranquillità. Tra gli ingredienti utili troviamo anche probiotici e prebiotici, capaci di offrire sollievo dall’acidità, insieme all’alginato di sodio, un polisaccaride che, a contatto con i succhi acidi dello stomaco, crea una “pellicola” che ne impedisce la risalita verso l’esofago.   

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