Peso sullo stomaco: come combatterlo e eliminarlo

Pesantezza addominale e gonfiore possono avere numerose origini. Spesso la causa risiede nelle abitudini alimentari, che si possono correggere

12 Giugno 2024
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Può capitare di accusare una fastidiosa pesantezza di stomaco, per esempio dopo aver mangiato: nella maggior parte dei casi è una sensazione passeggera che, per quanto seccante, tende a risolversi da sola e in poco tempo. Altre volte nasconde motivazioni più serie, ed è per questo che non va mai trascurato.

Pesantezza di stomaco dopo mangiato: sintomi associati

Il senso di pesantezza addominale è un problema che spesso non si presenta da solo, ma porta con sé altri sintomi altrettanto spiacevoli:

  • gonfiore addominale
  • stomaco teso
  • appesantimento della parte superiore dell’addome
  • sensazione di pienezza quasi immediata
  • acidità di stomaco
  • nausea
  • bruciore di stomaco
  • crampi all’addome
  • dolore di stomaco
  • alito cattivo
  • eruttazione frequente

Le cause della pesantezza di stomaco

Una grande percentuale della popolazione sperimenta almeno una volta nella vita gonfiore e pesantezza a causa di abitudini poco corrette, stili di vita non propriamente adeguati o, più semplicemente, perché si è reduci da un’abbuffata occasionale o da qualche stravizio. Sebbene sia consigliabile evitare il più possibile pasti abbondanti, può capitare di trovarsi ad affrontare una digestione difficile o un malfunzionamento del processo digestivo che, invece, dovrebbe risultare semplice. Diversamente, quando si tratta di disturbi digestivi persistenti o ricorrenti, questi questi vanno individuati al più presto affinché siano eliminati attraverso modifiche nello stile di vita e, se necessario, con l'aiuto di un professionista medico.

Abitudini alimentari inadeguate

Tra le cause più frequenti di pesantezza allo stomaco c’è un modo di mangiare scorretto. Le abbuffate sono un classico esempio: a tavola, specie se in compagnia, può capitare di mangiare molte portate in poco tempo, ingerendo più cibo di quello necessario per il nostro organismo. Lo stomaco si dilata, si aggiunge anche una certa quantità di aria dovuta alla voracità e per il nostro corpo comincia un’ardua digestione. Questo può capitare anche se si affrontano periodi prolungati di digiuno, magari perché distratti dal lavoro: si arriva così al pasto principale eccessivamente affamati, si mangia velocemente e senza masticare a sufficienza e lo stomaco ne risente.

Anche gli alimenti che si scelgono fanno la differenza: alcuni cibi, infatti, sono tendenzialmente più facili da digerire, mentre con altri si fa molta più fatica. Cibi molto grassi, ricchi di sale o spezie, con cotture poco sane, per esempio i fritti, rendono la fase digestiva complessa, specialmente in alcuni soggetti più delicati. Il tutto peggiora se durante i pasti ci si “idrata” con bevande gassate ricche di zuccheri o con alcolici. Vi sono poi alcuni alimenti particolarmente fastidiosi se si soffre di gonfiore di stomaco, in quanto producono una maggior quantità di gas: ad esempio quelli molto ricchi di fibre, i latticini, i legumi e le crocifere, tra cui rientra il cavolfiore.

Stitichezza

Si definisce stipsi (o stitichezza) una condizione in cui movimenti intestinali sono meno di 3 a settimana. Che sia occasionale o cronica, la stitichezza comporta difficoltà a defecare, accompagnata da una sensazione di gonfiore addominale diffuso. Un accumulo di materiale fecale comporta, inoltre, la percezione di pesantezza sullo stomaco. Escluse cause patologiche, la stipsi si può ridurre con una costante idratazione, alimentazione ricca di fibre e una buona quantità di attività fisica.

Pesantezza di stomaco e ciclo mestruale

No, non è solo un’impressione: in fase premestruale e durante le mestruazioni è piuttosto comune soffrire di pesantezza di stomaco e gonfiore addominale. I responsabili sono gli ormoni, in particolare le fluttuazioni di estrogeni e progesterone, che causano difficoltà digestive, aumento di gas e modificano i tempi di svuotamento di stomaco e intestino. È per questo motivo che anche durante la perimenopausa è comune soffrire di pesantezza addominale.

Sindrome dell’intestino irritabile

Nota anche con l'acronimo inglese IBS, la sindrome dell’intestino irritabile è un disturbo che colpisce in prevalenza donne. Ne soffre circa il 10% della popolazione, che accusa accumulo di gas, stipsi alternata a diarrea, crampi addominali e gonfiore di stomaco. L'alimentazione è un fattore molto importante, incide infatti negativamente o positivamente sulla comparsa dei sintomi: alcuni cibi possono accentuarli, altri, specialmente se variati spesso, aiutano a contrastare problemi causati da disbiosi intestinale. Il legame tra la sindrome dell'intestino irritabile e la pesantezza di stomaco sta nell'eccessiva presenza di gas e nella distensione addominale data da un’eventuale costipazione, che arriva a premere sul diaframma.

Intolleranze alimentari

Le intolleranze alimentari sono delle reazioni che il corpo ha quando vengono assunti determinati cibi o componenti di alimenti che l'organismo riesce a metabolizzare male o con difficoltà. Le intolleranze più comuni sono quelle al lattosio e al glutine. Le intolleranze alimentari possono causare vari disturbi gastrointestinali, compresa la sensazione di pesantezza e gonfiore dello stomaco.

Altre cause di pesantezza allo stomaco

A dare questa sensazione di peso sull'addome possono esserci anche altre cause, come alcune patologie. Tra queste ci sono:

  • ascite
  • calcoli alla cistifellea
  • cancro allo stomaco, al colon o all’utero
  • ernia iatale
  • gastrite
  • gastroparesi
  • insufficienza pancreatica
  • reflusso gastroesofageo
  • ulcera gastrica

Rimedi per ridurre la pesantezza allo stomaco

Il sollievo dalla pesantezza allo stomaco può arrivare da rimedi semplici, ma non bisogna mai trascurare il sintomo, specialmente se compare di frequente o se dura da molto tempo. In ogni caso è sempre bene rivolgersi al medico per capire quale sia la causa effettiva di questa pressione all'addome.

I prodotti naturali che contrastano la pesantezza di stomaco sono:

  • camomilla
  • finocchio
  • melissa
  • menta piperita
  • malva
  • valeriana

Questi possono essere assunti in forma di tisana calda o si possono scegliere degli integratori per la digestione che li contengano. La camomilla, in particolare, riduce l'acidità di stomaco insieme alla malva, che è emolliente e lenitiva. La melissa, invece, attenua gli spasmi, rivelandosi molto utile anche in caso di crampi dovuti a ansia e stress. Un'azione simile è quella della menta piperita, che favorisce la digestione e calma gli spasmi dello stomaco, quindi anche la nausea. Infine il finocchio, molto conosciuto anche come rimedio della nonna, aiuta a ridurre i gas, quindi è perfetto in caso di pesantezza di stomaco, gonfiore e aerofagia.

Tra i rimedi per lo stomaco pesante c’è poi il magnesio: questo minerale presente naturalmente nel nostro organismo può essere di aiuto in quanto riduce l'acidità di stomaco e rilassa i muscoli.

Nel caso la pesantezza dello stomaco sia dovuta a stipsi e costipazione intestinale risultano utili cibi e integratori probiotici, capaci di ripristinare l'equilibrio della flora intestinale, insieme a fibre – come quella di psillio – o lassativi, purché usati con cautela.

Antiacidi e procinetici, infine, possono aiutarti in caso di pesantezza e reflusso con acidità di stomaco, ma il consiglio è quello di assumerli solo se lo consiglia il medico, perché alla lunga possono dare effetti indesiderati.

Prevenire la pesantezza di stomaco

Dal momento in cui la sensazione di peso allo stomaco dipende in gran parte da abitudini da correggere, si può dire che la pesantezza e il gonfiore si possono prevenire. Come?

  • Si devono ridurre quelle situazioni che causano ansia e stress cercando di controllare le emozioni con pratiche rilassanti quali yoga e meditazione;
  • Andrebbe applicata anche all'alimentazione la pratica mindfulness: con il termine mindful eating si intende infatti mangiare con consapevolezza, prestando attenzione a ogni morso, evitando abbuffate per noia e limitando il consumo di cibi mentre si stanno facendo altre azioni. Quindi, no ai panini davanti al computer, quindi, né tantomeno in macchina fermi al semaforo;
  • Meglio non rimanere a lungo digiuni per non arrivare molto affamati ai pasti principali, ma preferire pasti più piccoli e spuntini da dilazionare durante la giornata; 
  • Sarebbe meglio non cenare troppo tardi e in generale evitare di sdraiarsi almeno per un paio d'ore dopo aver mangiato;
  • Se si incontrano difficoltà digestive andrebbero limitati i cibi che rallentano lo svuotamento dello stomaco o che portano gonfiori, come le bevande gassate e i cibi grassi. Questo aiuta anche a limitare il rischio di obesità, che comporta un aumento della pressione intraddominale e una costante sensazione di stomaco gonfio, un po’ come accade alle donne in gravidanza.

La pesantezza di stomaco può essere passeggera, ma se il dolore è insopportabile, se si ripete spesso, se ti disturba da molti giorni o se improvvisamente hai altri sintomi associati, confrontati al più presto con il tuo medico.

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