Reflusso gastroesofageo: rimedi e buone abitudini per stare meglio

Cosa mangiare e cosa evitare per contrastare i sintomi da reflusso

16 Giugno 2022
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Tutti possono soffrire di reflusso gastroesofageo in maniera sporadica, magari dopo un pasto abbondante o se ci si è coricati troppo presto la sera, ma in alcuni casi si può parlare di vera e propria malattia da reflusso gastroesofageo. La si può riconoscere perché gli episodi di reflusso sono molto frequenti e, quando si presentano, possono durare anche diversi minuti. Chi fa i conti con il reflusso gastroesofageo, di frequente trova sollievo con dei rimedi fai da te, ma questo fenomeno può essere spia di problemi più seri, perciò non ci si deve limitare a trattare il sintomo, ma bisognerebbe indagare sulle cause. In ogni caso, esistono comunque delle buone abitudini da seguire, una dieta pensata per ridurre il reflusso gastroesofageo e cose che è meglio evitare se si vuole limitare la comparsa dei sintomi.

Cos’è il reflusso?

Si parla di reflusso gastroesofageo quando i succhi acidi risalgono dallo stomaco verso l’esofago: si tratta di un passaggio involontario dettato da un malfunzionamento della valvola che dovrebbe tener chiusi e separati questi due ambienti. A contribuire al reflusso può esserci anche uno svuotamento gastrico molto lento, per il quale il cibo ristagna troppo a lungo nello stomaco. Tra i sintomi più comuni del reflusso ci sono:

  • bruciore alla parte alta dello stomaco e dietro lo sterno
  • rigurgito acido
  • nausea
  • alito cattivo
  • mal di gola 
  • raucedine
  • difficoltà a deglutire

Cosa evitare in caso di reflusso gastroesofageo

La comparsa del reflusso gastroesofageo, così come le difficoltà digestive in generale, è legata anche allo stile di vita e alla dieta. Alcune abitudini scorrette andrebbero riviste se si soffre di reflusso.

Fumo e alcol

In caso di reflusso gastroesofageo sarebbero da evitare assolutamente alcolici e fumo, quest’ultimo in particolare è coinvolto nell'indebolimento del muscolo che separa stomaco ed esofago.

Abbuffate

Pasti particolarmente abbondanti, ricchi di grassi o alimenti piccanti favoriscono il reflusso gastroesofageo. Meglio prediligere piccoli pasti, da consumare masticando bene e da fare spesso, per evitare di riempire eccessivamente lo stomaco. Allo stesso tempo, è una cattiva abitudine anche quella di saltare del tutto dei pasti, magari perché impegnati in attività lavorative, in quanto lo stomaco vuoto favorisce l'acidità e, per di più, se si arriva al pasto successivo molto affamati si rischia di mangiare con voracità.

Sedentarietà

L’attività fisica moderata è raccomandata a livello preventivo per tantissime patologie, come quelle cardiovascolari. Praticare movimento quotidiano aiuta a contrastare il rischio di obesità, tra i fattori che predispongono al reflusso gastroesofageo. Un accumulo di grasso addominale nel girovita aumenta infatti la pressione intraddominale, che incide a sua volta sul buon funzionamento del cardias, la valvola che separa stomaco ed esofago. L’attività sportiva non andrebbe però praticata vicino ai pasti.

Sonno

La regola della nonna per cui non si va a dormire subito dopo aver mangiato ha un suo perché: non bisognerebbe infatti sdraiarsi almeno per due ore dopo il pasto. Chi soffre di reflusso può trovare giovamento nel dormire con il busto leggermente reclinato in avanti, con l'ausilio di un cuscino che sollevi la schiena di 10-15 centimetri.

Situazioni di stress

Ansia e preoccupazioni giocano un ruolo nella comparsa di acidità di stomaco e reflusso gastroesofageo. Per quanto possibile, bisogna stare lontani da situazioni che arrecano stress e disagio o meglio ancora cercare di eliminare alla radice ciò che ci causa difficoltà, perché ne risentirà anche la nostra salute fisica. 

Indumenti stretti

Un’indicazione forse banale, ma necessaria. Gli abiti molto aderenti o cinture strette aumentano anch’essi la pressione intraddominale e di conseguenza il rischio di reflusso gastroesofageo.  

Rimedi naturali contro il reflusso gastroesofageo

La natura viene in aiuto a chi ha problemi di reflusso gastroesofageo con alcuni rimedi per attenuare i sintomi, in particolare il principale: il bruciore di stomaco. Si possono preparare delle tisane specifiche contro il reflusso; tra gli ingredienti da utilizzare in infusi e decotti ci sono:

  • aloe vera
  • altea
  • camomilla
  • carciofo
  • finocchio
  • liquirizia
  • malva
  • melissa

La maggior parte di questi prodotti della natura ha una funzione emolliente e protettiva, con sostanze che preservano la mucosa dello stomaco. Alcuni facilitano la digestione, riducono la presenza di gas e leniscono il bruciore.Per comodità, è possibile assumere degli integratori contro il reflusso che sfruttano le proprietà di questi benefici ingredienti naturali. Certi integratori, oltre a questi principi attivi, contengono prebiotici e probiotici, la cui assunzione si è osservato avere un buon effetto contro il reflusso gastroesofageo, l’acidità di stomaco e la digestione difficile.

Cibi sì e cibi no in caso di reflusso gastroesofageo

Chi soffre di reflusso gastroesofageo deve inevitabilmente fare molta attenzione alla dieta: ci sono dei cibi che favoriscono l'acidità di stomaco e quindi il reflusso e altri invece, specialmente con cotture idonee, che sono innocui o che addirittura attenuano i sintomi.

Gli alimenti da evitare in caso di reflusso

Semaforo rosso per bevande gassate, alcolici, liquidi contenenti caffeina e teina. Sconsigliati i grassi, sia nei condimenti (come il burro e la panna) sia nelle carni, come quella di manzo e quella di maiale, perciò niente insaccati, salumi e frattaglie. Tra la frutta, non va mangiata quella acida, dunque no agli agrumi come arance, pompelmi e limoni, ma neppure kiwi e ananas. In caso di reflusso, tra i cibi da evitare ci sono anche i formaggi erborinati come il gorgonzola o quelli a crosta fiorita, come il brie e il camembert.
Andrebbero eliminati poi i condimenti piccanti come peperoncino, pepe, curry, wasabi e salsa di soia, quest’ultima particolarmente ricca di sale. Contrariamente a quanto si pensi, inoltre, non tutto il pescato è adatto, ci sono degli alimenti che con il reflusso non vanno mangiati, quali il salmone o molluschi come il polpo, le vongole, le cozze e le seppie. Rientrano infine tra i cibi molto acidi o irritanti i pomodori, la cipolla e l’aglio consumati crudi, il cioccolato, la menta e lo zenzero.

Cosa mangiare in caso di reflusso gastroesofageo

La dieta ideale contro il reflusso gastroesofageo innanzitutto elimina alimenti che favoriscono l'acidità di stomaco. Sebbene siano molti, rimangono comunque ottimi cibi da mangiare in caso di reflusso gastroesofageo.

Sono concesse le carni purché magre e cucinate senza grassi, quindi sì a cotture al vapore o alla piastra di pollo, tacchino e vitello. Sono ammessi i formaggi, a patto che siano freschi e leggeri, come la ricotta, il grana e la mozzarella. Tra i carboidrati vanno bene la pasta, il riso, i cereali e le patate. Se si ama il pesce, si può scegliere tra sogliole, merluzzo e branzino, mentre tra l’affettato viene suggerito solo quello leggero e magro, come bresaola e prosciutto cotto.

La frutta non è eliminata del tutto, infatti pere, mele e banane hanno un tasso di acidità accettabile in caso di reflusso. Quando si tratta di condire meglio evitare il burro e i condimenti piccanti, ma possiamo sempre contare sull'olio extravergine di oliva, che a crudo non fa male. 

Tra le raccomandazioni, c’è anche quella di assumere una quantità di acqua giornaliera adeguata: ciò permette di proteggere le pareti dello stomaco dall’eccesso di succhi gastrici. In caso di reflusso gastroesofageo, però, bere durante i pasti è meno consigliato, perché l’acqua aumenta la pressione intraddominale. In tutti gli altri casi, idratarsi tra una portata e l’altra non ha alcun effetto negativo dimostrato sulla digestione.

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