Semi di lino: alleati contro la stitichezza

Gli alleati naturali contro la stitichezza: i semi di lino assunti quotidianamente aiutano a ripristinare il benessere intestinale

4 Giugno 2024
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L’alimentazione scorretta, uno stile di vita sedentario e frenetico sono tra le cause più comuni della stitichezza (o stipsi). I semi di lino sono un’aggiunta nutriente e versatile alla dieta quotidiana essendo ricchi di fibre, proteine e minerali: oltre ai loro benefici nutrizionali, questi piccoli semi sono ottimi alleati per il benessere intestinale.

Stitichezza e semi di lino: i benefici per l’intestino

I semi di lino rilasciano le mucillagini, sostanze che hanno il compito di assorbire e trattenere l’acqua; quando vengono in contatto con quest’ultima formano una soluzione colloidale che scorre lungo il tratto intestinale, agevolando e favorendo l’evacuazione delle feci. Inoltre, grazie alle loro proprietà, i semi di lino assunti quotidianamente e regolarmente migliorano la digestione. Un altro ingrediente utilissimo, se si soffre di stipsi, da integrare nella propria alimentazione sono i semi di chia, fonte di svariati nutrienti importanti per la salute e il benessere gastrointestinale.

Contenuto nutrizionale dei semi di lino

I semi di lino, consumati crudi e tritati o sotto forma di olio, hanno numerose proprietà digestive, che agiscono a livello intestinale. Sono ricchi di Omega 3, utile per l'apparato cardiocircolatorio, acidi grassi polinsaturi, di fibre e di vitamine. Inoltre, contengono sali minerali, come manganese, fosforo, rame, calcio, potassio e magnesio, proteine e vitamina A, B, C, D, E e K.

Se assunti quotidianamente, i semi di lino hanno dei benefici importanti su tutto l’organismo, e vengono consigliati non solo contro la stitichezza:

  • sono ottimi antinfiammatori e antiossidanti;
  • sono un alleato prezioso per il sistema immunitario;
  • proteggono l’apparato urinario;
  • riducono i rischi legati all’apparato cardiocircolatorio.

Come assumere i semi di lino per la stitichezza

Contro la stitichezza i semi di lino dovrebbero essere assunti quotidianamente: si consiglia di integrarne nell’alimentazione e nei pasti circa 4-5 cucchiaini (ovvero 30-50 grammi); devono essere assunti crudi e ben tritati (non interi) e consumati immediatamente una volta tritati, per limitare il loro deterioramento, soprattutto a causa della luce. In alternativa, possono essere conservati in frigo per un breve lasso di tempo. È consigliabile arricchire lo yogurt o il frullato con semi di lino tritati durante la colazione o a metà mattinata. Grazie al loro valore nutrizionale benefico e al caratteristico sapore di nocciola, i semi di lino conferiscono agli alimenti un gusto delizioso ed energie aggiuntive.
Per un’azione depurativa, in caso di stitichezza, è preferibile assumere i semi di lino a digiuno ogni giorno la mattina appena svegli, in un bicchiere di acqua. Per un effetto maggiore contro la stipsi, si possono scegliere preparazioni differenti:

  • semi di lino bolliti: lasciare bollire l’acqua per 15 minuti con circa 10 grammi di semi di lino, dopodiché bere l’acqua calda togliendo i semi.
  • semi di lino da consumare la sera precedente: lasciare in ammollo un paio di cucchiai di semi di lino interi in una tazza di acqua per l’intera giornata (almeno 8 ore) e la sera bere il liquido (a freddo) e mangiare i semi ammorbiditi masticando bene.

I semi di lino, grazie al loro contenuto di fibre e mucillagini, si muoveranno per il tratto intestinale sotto forma di una massa morbida ed emolliente, perfetta per agevolare l’evacuazione in caso di stitichezza. È sconsigliato utilizzare questi semi interi perché l’involucro risulta essere molto resistente e, quindi, di difficile digestione: per questo motivo è consigliabile frantumarli e macinarli e integrarli negli alimenti principali. Un’alimentazione ricca di fibre e un’attività fisica costante, infatti, sono già delle buone abitudini per garantire il benessere intestinale. Queste condizioni dovrebbero essere seguite in qualsiasi fase della vita, soprattutto nelle persone sopra i 60 anni, per le quali la stitichezza rappresenta una problematica frequente e significativa.

Un altro uso dei semi di lino è legato all’olio e al modo in cui è possibile assumerlo durante una dieta sana e bilanciata. L’olio di semi di lino per la stitichezza è ricco di Omega 3, acidi grassi polinsaturi, di fibre e di vitamine, mentre è povero di colesterolo. Può essere aggiunto un cucchiaio a crudo sulle verdure oppure può essere ingerito direttamente, in base ai gusti personali.

Semi di lino e stitichezza: alcune possibili controindicazioni

Se assunti nelle giuste quantità, i semi di lino non comportano nessun tipo di controindicazione. Tuttavia è importante tenere conto del loro valore calorico e non abusarne, soprattutto in caso di sovrappeso e obesità. In ogni caso, è sconsigliato assumere ingenti dosi di semi o di olio di semi di lino per evitare criticità soprattutto a livello intestinale, come:

  • Gastroenteriti;
  • Diverticoli intestinali;
  • Sindrome dell’intestino irritabile;
  • Gonfiore addominale;
  • Meteorismo.

Il consiglio è quello di introdurre gradualmente i semi di lino nella propria alimentazione quotidiana e di non esagerare mai con le dosi consigliate nei rimedi per la stitichezza, così da poter valutare eventuali reazioni di intolleranza o effetti indesiderati.

Fonti

LILT Lega Tumori Catania

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