Fermenti lattici: quali scegliere per la salute dell’intestino

1 Dicembre 2023
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I fermenti lattici sono definibili come microrganismi capaci di produrre acido lattico attraverso la fermentazione di determinati zuccheri. Nel linguaggio comune, con il termine fermenti lattici facciamo riferimento in particolare ai fermenti lattici probiotici, ovvero quei microrganismi che conferiscono benefici all'organismo. I prodotti a base di probiotici disponibili sul mercato sono diversi, ma come possiamo fare la scelta giusta per il benessere del nostro intestino?

Intestino: per il benessere serve equilibrio

Il nostro intestino è un organo popolato da miliardi di microrganismi che costituiscono il microbiota intestinale, più conosciuto come flora intestinale. Questi microrganismi, perlopiù batteri, non sono nocivi, ma anzi hanno varie funzioni benefiche per il nostro organismo:

  • contrastano la colonizzazione da parte di agenti patogeni: con la loro presenza rendono inospitale l’ambiente per i batteri “cattivi”;
  • contribuiscono alla risposta immunitaria: nell’intestino, infatti, si trova oltre la metà delle cellule del sistema immunitario, localizzate nel GALT, acronimo di tessuto linfoide associato all’intestino;
  • nutrono la mucosa intestinale: questi microrganismi forniscono sostegno nutrizionale alla mucosa intestinale, contribuendo al mantenimento della sua integrità strutturale e funzionale;
  • forniscono energia recuperandola da alcuni cibi che non possono essere digeriti completamente.

Un elevato numero e una giusta varietà di microrganismi sono essenziali per il funzionamento dell’intestino e, in condizioni normali, sono responsabili anche dei movimenti intestinali. Quando viene compromesso l'equilibrio di questa popolazione, definita anche come ecosistema, si verifica una condizione nota come disbiosi intestinale, che può avere alla base molteplici cause. La disbiosi si manifesta con sintomi quali diarrea alternata a stitichezza, gonfiore, la presenza di gas nell'intestino e difficoltà nella digestione

Fermenti lattici probiotici: cosa sono?

I fermenti lattici sono batteri che hanno come prodotto di fermentazione soprattutto acido lattico. Naturalmente presenti nella flora umana e in quella di altri animali, svolgono una serie di funzioni fondamentali per la salute. Oggi l’espressione “fermenti lattici” è meno utilizzata e si tende a sostituirla con il termine probiotici: in realtà, l’aggettivo “probiotico” fa riferimento a quei microrganismi (compresi determinati fermenti lattici) vivi e vitali capaci di portare un beneficio all'organismo, quando assunti tramite un integratore o con l'alimentazione.

Questi microrganismi operano attraverso diversi meccanismi, contribuendo attivamente al mantenimento dell'equilibrio intestinale. Alcune delle loro attività includono: 

  • modificare il pH dell'intestino;
  • produrre batteriocine, che impediscono lo sviluppo di altri patogeni;
  • impedire la comunicazione inter-batterica; 
  • aumentare la funzione di barriera della mucosa intestinale, grazie alla produzione di muco e al mantenimento in salute delle cellule epiteliali.

Quali sono i fermenti lattici migliori?

Negli integratori di probiotici, tra i generi di batteri più utilizzati e raccomandati ci sono Lactobacillus e Bifidobacterium, con un impatto positivo sulla salute intestinale. Nella scelta dei giusti probiotici, però, è importante considerare non solo la specie batterica ma anche gli specifici ceppi: alcuni esempi includono il Lactobacillus acidophilus, il Lactobacillus paracasei o il Bifidobacterium lactis.

L'uso di probiotici negli integratori è regolato da linee guida del Ministero della Salute, perciò i fermenti lattici da assumere devono avere determinate caratteristiche. Innanzitutto, devono essere considerati sicuri per l'uso umano; in etichetta, inoltre, si devono poter leggere le quantità di tutti i ceppi presenti nel prodotto. Di questi, almeno uno deve essere in quantità pari o superiore a 10 miliardi di cellule vive: tale aspetto è essenziale perché è ritenuta la quantità minima necessaria per garantire al ceppo la capacità di colonizzare a livello intestinale.

Tra gli aspetti da considerare, infine, c’è la capacità del probiotico di superare alcune condizioni dell’apparato gastrointestinale, come l’acidità dei succhi gastrici e delle secrezioni biliari, prima di arrivare all’intestino e vedere garantita così la sua efficacia.

Quando vanno presi i fermenti lattici?

I fermenti lattici probiotici risultano preziosi in situazioni di disbiosi intestinale, cioè l'alterazione dell'equilibrio tra i microrganismi nell'intestino. Diverse condizioni possono scatenare la disbiosi, tra cui:

  • infezioni intestinali, come la gastroenterite virale;
  • l'uso di antibiotici, che compromette la presenza anche dei batteri “buoni”;
  • una dieta non equilibrata, ricca di zuccheri o grassi e povera di fibre;
  • fattori genetici.

L'efficacia dei probiotici è stata dimostrata in numerose circostanze, tra cui:

  • diarrea causata da infezioni
  • diarrea causata da antibiotici
  • diarrea del viaggiatore
  • stitichezza cronica
  • Sindrome dell'Intestino Irritabile

Fermenti lattici e colon irritabile

Il colon irritabile (o meglio, la Sindrome dell’Intestino Irritabile) è una condizione che si presenta con sintomi come dolore addominale, alternanza di diarrea a stipsi (con prevalenza dell’una o dell’altra) e meteorismo. Gli studi hanno osservato un miglioramento della sintomatologia, specialmente della tensione addominale, in seguito all’assunzione di probiotici, in particolare di Bifidobacterium. Diversamente accade con i prebiotici, sostanze che non sono digeribili dall’intestino e che tendono alla fermentazione. Questi sembrano dare minori benefici, se non addirittura un peggioramento dei disturbi, soprattutto della flatulenza.

Fermenti lattici e stitichezza

La stitichezza (o stipsi) è una condizione in cui l’evacuazione risulta difficoltosa e le feci sono dure e irregolari, con disagio per la persona che ne soffre. Diversi studi si sono concentrati sull’utilizzo dei probiotici nei casi di stipsi cronica: in particolare, con l’assunzione di Lactobacillus casei Shirota, dopo due settimane è stato osservato un miglioramento nei movimenti intestinali, con una diversa consistenza delle feci, più ricche di acqua e quindi più facili da espellere.  

Come prendere i fermenti lattici?

Per massimizzare l'efficacia, è consigliabile assumere i fermenti lattici probiotici lontano dai pasti, preferibilmente a stomaco vuoto. Per quanto riguarda le modalità di assunzione, invece, vanno seguite le indicazioni riportate sull'etichetta, che variano in base alla formulazione specifica del prodotto.

Per quanto tempo prendere i fermenti lattici?

Per vedere gli effetti positivi dei probiotici è possibile che occorrano due o più settimane di assunzione. La variabilità del tempo necessario varia però in base alla condizione che si vuole trattare: possono volerci meno giorni per una diarrea infettiva, mentre in altri casi può essere necessario molto più tempo, ad esempio in caso di Sindrome dell'Intestino Irritabile.

Chi può prendere i fermenti lattici?

I probiotici possono alleviare i disturbi di adulti, anziani e bambini. Sono generalmente sicuri; i rischi sono presenti per le persone che hanno un sistema immunitario compromesso, in quanto la presenza di microrganismi risulta difficile da contrastare e controllare. Alcuni prodotti a base di probiotici, inoltre, contengono lattosio e risultano poco adatti per coloro che sono intolleranti a tale zucchero.

FONTI

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Linee guida su probiotici e prebiotici, Revisione marzo 2018 - Ministero della Salute

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