Stipsi cronica: come conviverci e possibili rimedi

Suggerimenti utili e buone abitudini per combattere la stitichezza cronica.

12 Maggio 2022
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Vita sedentaria, abitudini alimentari scorrette, ma anche farmaci specifici o patologie: queste sono solo alcune delle cause della stitichezza, una condizione fastidiosa che purtroppo può protrarsi nel tempo, prendendo il nome di stipsi cronica.

Cos’è la stipsi?

Per stipsi o stitichezza si intende una difficoltà a defecare con regolarità, tanto che i movimenti intestinali sono ridotti a meno di tre a settimana, quando, in condizioni normali, dovrebbero essere almeno uno al giorno. Tra i sintomi che compaiono nella stipsi ci sono feci molto dure, crampi addominali e dolore durante la defecazione. La ridotta motilità intestinale può portare anche a gonfiore e nausea.

Quali sono le cause della stipsi cronica?

Esistono sostanzialmente due tipologie di stitichezza. La stipsi si può definire acuta quando si presenta in forma isolata, magari perché sono cambiate alcune condizioni: si è iniziata una terapia, si sono introdotti pochi liquidi o, per esempio, in gravidanza. Quando, invece, la situazione di stitichezza perdura per molto tempo e supera i sei mesi si può parlare di stipsi cronica. Alla base possono esserci determinate patologie, ma anche, più semplicemente, un’alimentazione scorretta. Tra le principali cause della stitichezza cronica possiamo individuare:

  • assunzione di farmaci: ci sono diversi medicinali che tra i loro effetti collaterali presentano la riduzione della motilità intestinale. Ciò significa che una terapia di lunga durata può portare a una difficoltà a evacuare che si protrae nel tempo. Non sempre è possibile interrompere l’assunzione di farmaci, ma alcuni rimedi possono aiutare. I medicinali che comunemente portano a stipsi cronica sono gli antidepressivi, i farmaci per la pressione alta, alcuni antidolorifici, antinfiammatori e antistaminici;
  • abuso di lassativi: la stipsi si può cronicizzare anche per un uso eccessivo e smodato di lassativi;
  • patologie: alcuni disturbi hanno effetti negativi sull’intestino, come per esempio la sindrome dell’intestino irritabile, l’ipotiroidismo, il morbo di Parkinson, il LES (Lupus eritematoso sistemico), ma anche le occlusioni intestinali, le disfunzioni dei muscoli del pavimento pelvico o alcune neoformazioni;
  • alimentazione scorretta: spesso la causa della stipsi cronica è una dieta povera di fibre, che dovrebbero essere assunte da frutta e verdura per almeno 5 porzioni al giorno e da cereali poco raffinati (integrali). Oltre a ridurre l’apporto di grassi, bere molto è fondamentale per evitare rallentamenti nell’intestino;
  • stili di vita: a braccetto con la giusta alimentazione devono andare anche le attività quotidiane. La sedentarietà, unita a stress e fattori psicologici è una tra le principali cause della stipsi.

Come combattere la stipsi cronica

Per curare la stipsi cronica vanno individuate prima di tutto le cause. A meno che non ci siano cause patologiche serie, non c’è necessità di rassegnarsi a questa condizione, anzi, si può provare qualche soluzione per alleviare le sensazioni di disagio legate al disturbo e vivere con più serenità.

La dieta per la stipsi cronica

Il primo passo per stare meglio è scegliere cosa mangiare contro la stipsi cronica. È necessario aumentare l’apporto di fibre, perché capaci di incrementare il volume delle feci e renderle più morbide, stimolando così il movimento dell'intestino. Per il giusto quantitativo di fibre si può seguire la regola di scegliere almeno una porzione di verdura a ogni pasto. Vanno bene verdure sia crude che cotte ma, quando cotte, meglio optare per delle cotture semplici, come per esempio al vapore. È bene evitare invece quelle verdure che possono provocare meteorismo e, in generale, aria nella pancia.

Anche la frutta è molto importante: per mangiarne qualche porzione in più meglio sceglierla come snack tra un pasto principale e l’altro, per un totale di almeno 2-3 volte al giorno. Ci sono frutti particolarmente indicati per la stipsi cronica, per esempio pere, kiwi, prugne e albicocche. I cereali devono essere perlopiù integrali, i cibi pesanti come grassi e fritture non sono indicati, a maggior ragione se accompagnati da alcol, tè e caffè, che irritano l’intestino. Prebiotici e probiotici possono aiutare a ristabilire l'equilibrio della flora intestinale quando è affetta da disbiosi. Alcuni esempi li troviamo tra yogurt e altri prodotti fermentati come miso, crauti, kefir, ma è possibile assumere anche integratori probiotici.

Aumentare l'introito di fibre deve però andare di pari passo con un'adeguata idratazione: bevendo adeguatamente le feci aumentano di volume, quindi è necessario che vengano mantenute morbide da una sufficiente quantità di liquidi. Spesso, lavorando fuori casa, si tende a trascurare l'idratazione, ma almeno 0,03 litri di acqua al giorno per kg di peso corporeo sono necessari. Oltre all’acqua è possibile idratarsi anche con succhi di frutta non zuccherati, tisane o con un buon brodo caldo.

Movimento

A cosa non fa bene una regolare attività fisica? Muoversi quotidianamente è fondamentale per la prevenzione di molte malattie e aiuta anche a combattere la stipsi cronica. Ogni giorno cerca di dedicare almeno mezz'ora al movimento, con una passeggiata a passo sostenuto o un giro in bici. Camminare stimola la peristalsi intestinale, ossia i movimenti che spingono le feci verso l’esterno.

Stile di vita sano

Per convivere con la stipsi cronica è importante introdurre delle sane abitudini nella propria quotidianità, scegliendo uno stile di vita attento. Conduciamo vite frenetiche che, spesso, ci portano a trascurare la nostra persona e il nostro corpo. È vero che ci vuole un pò di impegno in più, ma una volta ingranata la marcia le nuove abitudini diventano delle routine consolidate. È importante mangiare con consapevolezza, senza saltare i pasti, con calma e masticando bene ogni boccone. Va dedicato anche il giusto tempo per andare in bagno, meglio se a orari regolari e senza resistere a lungo allo stimolo.

Un aiuto dai lassativi

Senza abusarne, perché si rischia l’effetto boomerang, i lassativi per la stipsi cronica possono rappresentare un valido rimedio. Ne esistono di diversi tipi, che funzionano con processi differenti, ma l’obiettivo è unico: liberare l’addome da un carico eccessivo. I più comuni sono:

Naturalmente, la migliore soluzione personalizzata può arrivare solo dal tuo medico, che ti conosce e può tenere in considerazione tanti altri fattori come la tua età, le cause della stipsi cronica, le tue abitudini e i farmaci che già assumi. Quello che è nelle tue mani è la capacità di riadeguare l’alimentazione, perciò coraggio! Puoi partire proprio da lì.

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