Guida alla scelta dei migliori fermenti lattici
Fermenti lattici: i migliori alleati per la salute e il benessere dell’intestino.
30 Luglio 2024I fermenti lattici sono microrganismi capaci di produrre acido lattico attraverso la fermentazione di determinati zuccheri. Nel linguaggio comune, con il termine fermenti lattici facciamo riferimento in particolare ai fermenti lattici probiotici, ovvero quei microrganismi che conferiscono proprietà benefiche all'organismo. I prodotti a base di probiotici disponibili sul mercato sono molti e diversi: come possiamo fare la scelta giusta per il benessere del nostro intestino? Leggi il nostro articolo per scoprire quali sono i migliori fermenti lattici, come selezionarli in base alle tue esigenze specifiche e come integrarli efficacemente nella tua dieta quotidiana.
Fermenti lattici probiotici: cosa sono?
I fermenti lattici sono batteri che producono principalmente acido lattico attraverso la fermentazione. Naturalmente presenti nell’intestino, svolgono una serie di funzioni fondamentali per la salute. Oggi l’espressione “fermenti lattici” è meno utilizzata e si tende a sostituirla con il termine probiotici: in realtà, l’aggettivo “probiotico” fa riferimento a quei microrganismi (compresi determinati fermenti lattici) vivi e vitali capaci di portare un beneficio all'organismo, quando assunti tramite un integratore o con l'alimentazione.
Questi microrganismi operano attraverso diversi meccanismi, contribuendo attivamente al mantenimento dell'equilibrio intestinale. Alcune delle loro attività includono:
- Modificare il pH dell'intestino;
- Produrre batteriocine, che impediscono lo sviluppo di altri patogeni;
- Impedire la comunicazione inter-batterica;
- Aumentare la funzione di barriera della mucosa intestinale, grazie alla produzione di muco e al mantenimento della salute delle cellule epiteliali.
Quali sono i fermenti lattici migliori?
Negli integratori di probiotici, tra i generi di batteri più utilizzati e raccomandati ci sono Lactobacillus e Bifidobacterium, con un impatto positivo sulla salute intestinale. Nella scelta dei giusti probiotici, però, è importante considerare non solo la specie batterica ma anche gli specifici ceppi: alcuni esempi includono il Lactobacillus acidophilus, il Lactobacillus paracasei o il Bifidobacterium lactis.
L'uso di probiotici negli integratori è regolato da linee guida del Ministero della Salute, perciò i fermenti lattici da assumere devono avere determinate caratteristiche. Innanzitutto, devono essere considerati sicuri per l'uso umano; in etichetta, inoltre, si devono poter leggere le quantità di tutti i ceppi presenti nel prodotto. Di questi, almeno uno deve essere in quantità pari o superiore a 10 miliardi di cellule vive: tale aspetto è essenziale perché è ritenuta la quantità minima necessaria per garantire al ceppo la capacità di colonizzare a livello intestinale.
Tra gli aspetti da considerare, infine, c’è la capacità del probiotico di superare l’acidità dei succhi gastrici e delle secrezioni biliari, prima di arrivare all’intestino e vedere garantita così la sua efficacia.
Fermenti lattici per colon irritabile
L'uso di fermenti lattici può essere di grande aiuto nella gestione dei sintomi della sindrome del colon irritabile, grazie alla loro capacità di riequilibrare la flora intestinale e ridurre l'infiammazione. I fermenti lattici probiotici, come il Lactobacillus plantarum e il Bifidobacterium infantis, sono stati studiati per i loro benefici e per le loro capacità di migliorare la digestione. Questi microrganismi possono ridurre il gonfiore e il dolore addominale, migliorando la funzione della barriera intestinale e modulando la risposta immunitaria.
Fermenti lattici per diarrea
La diarrea può avere molte cause, incluse le infezioni batteriche o virali, le intossicazioni alimentari o l'uso degli antibiotici. I fermenti lattici possono essere molto efficaci nel trattamento e nella prevenzione della diarrea, grazie alla loro capacità di ristabilire l'equilibrio della flora intestinale e inibire la crescita di microrganismi patogeni. Per ottenere i migliori risultati, è consigliabile iniziare l'assunzione di probiotici all'inizio del trattamento antibiotico e proseguire per qualche giorno dopo la sua conclusione. Inoltre, è consigliabile seguire una dieta specifica con alimenti contro la diarrea (indicata dal medico) per agevolare e velocizzare il processo di guarigione.
Fermenti lattici per stipsi
I fermenti lattici possono contribuire a migliorare la regolarità intestinale anche in caso di stipsi o stitichezza. I probiotici come il Bifidobacterium lactis hanno dimostrato di essere efficaci nel migliorare i sintomi della stipsi. Questi ceppi possono aumentare la frequenza delle evacuazioni e migliorare la consistenza delle feci, favorendo un transito intestinale più rapido e riducendo i disagi legati alla stipsi.
Quando vanno presi i fermenti lattici?
I fermenti lattici probiotici risultano preziosi in situazioni di disbiosi intestinale, cioè l'alterazione dell'equilibrio tra i microrganismi nell'intestino. Diverse condizioni possono scatenare la disbiosi, tra cui:
- Infezioni intestinali, come la gastroenterite virale;
- L'uso di antibiotici, che compromette la presenza anche dei batteri “buoni”;
- Una dieta non equilibrata, ricca di zuccheri o grassi e povera di fibre;
- Fattori genetici.
L'efficacia dei probiotici è stata dimostrata in numerose circostanze, tra cui:
- Diarrea causata da infezioni
- Diarrea causata da antibiotici
- Diarrea del viaggiatore
- Stitichezza cronica
- Sindrome dell'Intestino Irritabile
Fermenti lattici e colon irritabile
La Sindrome del Colon Irritabile è una condizione che si presenta con sintomi come dolore addominale, alternanza di diarrea a stipsi (con prevalenza dell’una o dell’altra) e meteorismo. Diversi studi hanno dimostrato un miglioramento della sintomatologia, specialmente della tensione addominale, in seguito all’assunzione di probiotici, in particolare di Bifidobacterium. Diversamente accade con i prebiotici, sostanze che non sono digeribili dall’intestino e che tendono alla fermentazione. Questi sembrano dare minori benefici, se non addirittura un peggioramento dei disturbi, soprattutto della flatulenza.
Fermenti lattici e stitichezza
La stitichezza (o stipsi) è una condizione in cui l’evacuazione risulta difficoltosa e le feci sono dure e irregolari, e apporta disagio alla persona che ne soffre. Diversi studi si sono concentrati sull’utilizzo dei probiotici nei casi di stipsi cronica: in particolare, con l’assunzione di Lactobacillus casei Shirota, dopo due settimane è stato osservato un miglioramento nei movimenti intestinali, con una diversa consistenza delle feci, più ricche di acqua e quindi più facili da espellere.
Come prendere i fermenti lattici?
Per massimizzare l'efficacia, è consigliabile assumere i fermenti lattici probiotici lontano dai pasti, preferibilmente a stomaco vuoto. Per quanto riguarda le modalità di assunzione, invece, vanno seguite le indicazioni riportate sull'etichetta, che variano in base alla formulazione specifica del prodotto.
Per quanto tempo prendere i fermenti lattici?
Per vedere gli effetti positivi dei probiotici è possibile che occorrano due o più settimane di assunzione. La variabilità del tempo necessario varia però in base alla condizione che si vuole trattare: possono volerci meno giorni per una diarrea infettiva, mentre in altri casi può essere necessario molto più tempo, ad esempio in caso di Sindrome dell'Intestino Irritabile.
Chi può prendere i fermenti lattici?
I probiotici possono alleviare i disturbi di adulti, anziani e bambini. Sono generalmente sicuri; i rischi sono presenti per le persone che hanno un sistema immunitario compromesso, in quanto la presenza di microrganismi risulta difficile da contrastare e controllare. Alcuni prodotti a base di probiotici, inoltre, contengono lattosio e risultano poco adatti per coloro che sono intolleranti a tale zucchero.
FONTI
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Linee guida su probiotici e prebiotici, Revisione marzo 2018 - Ministero della Salute