Quanto tempo impiegano i bambini per la digestione?

Conoscere come funziona il sistema digestivo dei più piccoli può aiutare a prendersene cura

21 Novembre 2022
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La digestione nei bambini è un tema che interessa i genitori fin dai primi momenti di vita dei propri figli. Pensiamo, ad esempio, alla dedizione con cui ci si appresta a far fare il ruttino dopo la poppata o all'attenzione che si presta al tempo che intercorre tra un biberon e l'altro. Tra le tante domande lecite, molte orbitano intorno al tempo che impiega un bambino a digerire, una questione che diventa ancora più importante quando si osservano sintomi come il mal di pancia o, più semplicemente, quando in estate il bimbo scalpita per entrare in acqua a fare il bagno dopo aver mangiato. 

Come funziona la digestione?

Il processo digestivo non inizia certo nello stomaco, ma neppure in bocca come invece recita un celebre detto popolare. Il nostro apparato digerente si prepara alla digestione al momento del pasto, già prima che il primo boccone sia avvicinato alle labbra: l'aumento di salivazione (comunemente definito “acquolina”) comincia già alla vista di un bel piatto di pasta o al sentire un profumo delizioso. Il cibo, una volta in bocca, viene lavorato dai denti attraverso la masticazione e impastato con la saliva che ha il compito di ammorbidire gli alimenti. Quando deglutiamo, il cibo passa nell'esofago, un condotto dotato di muscolatura, che nei bambini è lungo tra i 10 e i 20 centimetri, a seconda dell’età. In seconda battuta, il cibo arriva nello stomaco, un organo cavo che accoglie il cibo e lo lavora grazie all’aiuto di più sostanze: fondamentale è l’acido cloridrico, la cui azione è combinata con quella di enzimi digestivi, muco, sali e acqua. Nell’intestino si svolge l’ultima fase della digestione: qui vengono assorbite le sostanze nutritive contenute negli alimenti, separate dal materiale di scarto che finirà per essere espulso. 

Nei bambini molto piccoli la digestione è un processo dal ritmo sorprendente: i neonati infatti assumono una quantità di latte giornaliera che equivale al 15% circa del loro peso corporeo e lo riescono a digerire con meccanismi pressoché perfetti. Non sono certo inusuali le cosiddette "colichette" nel neonato, anche se recentemente si propende a non attribuirne la causa totalmente all'aria nel pancino, ma anche alla ricerca di contatto e soddisfazione di bisogni primari del piccolo. Intorno ai 3 anni, si può dire che il sistema digerente dei bambini sia maturo al pari di quello di un adulto e, di conseguenza, anche le problematiche possano divenire simili.

Quanto tempo impiegano i bambini a digerire?

Per consuetudine si dice che i bambini hanno bisogno di tre ore per portare a compimento il processo digestivo. La verità è che molto dipende da ciò che hanno mangiato: c'è differenza, infatti, tra consumare una semplice merenda con un frutto e smaltire un paio di fette di torta o un panino. Indicativamente, i bambini iniziano a digerire dopo una ventina di minuti dai pasti: un semplice succo di frutta può essere digerito nel giro di una mezz'ora, mentre cibi molto grassi e ricchi di proteine possono impiegare fino a 4-5 ore (per esempio la carne e i formaggi stagionati). I carboidrati si digeriscono in 1-2 ore, ma hanno bisogno di più tempo se si tratta di prodotti lievitati, come nel caso di una pizza. Il tempo di digestione del latte, invece, si attesta all'incirca su un’ora. Anche il pesce, solitamente, si digerisce nel giro di un’ora, a eccezione di specie più grasse (come il salmone) o di pesci conservati sott’olio: in questi casi può essere necessario attendere 3 ore o più.

Qual è il tempo di digestione del latte nei bambini piccoli?

Il latte è un alimento che accompagna fin da subito la crescita dei bambini, per questo i genitori si pongono problemi sui tempi di digestione di questo alimento. I neonati allattati al seno assumono latte che per natura è facilmente digeribile e ha una concentrazione ideale di nutrienti. Il latte materno all'inizio della poppata ha una consistenza più liquida, che diventa poi più corposa e sostanziosa man mano che il neonato succhia. Solitamente, in base ai tempi di digestione del bambino, viene raccomandata una poppata ogni 3 ore, ma è sempre più diffusa la pratica dell'allattamento a richiesta, specialmente perché la qualità della poppata sembrerebbe aumentare. Il latte artificiale, invece, necessita di almeno 3 ore per essere digerito e questo, insieme alla maggior probabilità di accumulare aria nello stomaco, è uno dei motivi per cui è più facile osservare un po’ di rigurgito dopo il biberon.

I bambini possono soffrire di cattiva digestione?

Proprio come gli adulti, anche i bambini possono soffrire di cattiva digestione. Di solito è un disturbo passeggero dovuto a qualche eccesso come, ad esempio, un'abbuffata di cibi grassi e salati, di dolci o di quelle bevande gassate e zuccherate che tanto li attirano. La digestione si fa complessa soprattutto se, mentre mangiano, i bambini giocano, corrono e non masticano a sufficienza perché distratti da altro. I sintomi di una cattiva digestione, che si presentano entro 4 ore dal pasto, solitamente sono:

  • nausea 
  • vomito 
  • frequenti eruttazioni
  • senso di pesantezza sullo stomaco 

Deve allarmare, invece, un mal di pancia in presenza di febbre molto alta, crampi addominali forti e vomito che dura da più di 24 ore. 

I rimedi per le difficoltà digestive dei bambini

Se capita un episodio isolato di cattiva digestione, si possono somministrare al bambino degli integratori specifici per la digestione che spesso contengono prodotti naturali adatti anche ai più piccoli. La presenza di probiotici e prebiotici è un aiuto in più che serve a ripristinare l'equilibrio della flora batterica. Se l'indigestione ha causato vomito, è bene reintegrare i liquidi persi con bevande tiepide come camomilla e melissa o più semplicemente acqua, per evitare la disidratazione.

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