Inulina e sindrome del colon irritabile: rischio o beneficio?

Cos’è l’inulina e come inserirla nell’alimentazione e nella dieta per il benessere intestinale quotidiano

12 Luglio 2024
Gli alimenti che contengono inulina come il topinambur sono utili contro la sindrome del colon irritabile

Trovare un sollievo per i sintomi della sindrome del colon irritabile è una sfida complessa ed in continua evoluzione, ma necessaria per garantire un benessere intestinale quotidiano. La dieta e l’alimentazione sono diventati aspetti sempre più importanti per contrastare i disturbi gastrointestinali della sindrome del colon irritabile. L'inulina, una fibra prebiotica presente in vari alimenti, è spesso impiegata in ambito nutrizionale come prebiotico per i suoi potenziali effetti benefici sull'intestino e sui sintomi gastrointestinali, nonostante sia importante non sottovalutare alcuni rischi associati al suo uso.

Cos’è l’inulina?

L'inulina è un oligosaccaride, un composto organico utilizzato in ambito nutrizionale per sostenere la funzionalità microbiotica.

A cosa serve?

Essendo una fibra solubile ed un prebiotico, l’inulina ha la funzione di stimolare la produzione di probiotici. Chi soffre di irregolarità o di stitichezza può notare numerosi benefici dall’inulina, ritrovando un miglior benessere intestinale. Anche se esistono vari tipi di integratori, l’inulina si può trovare spesso in natura. Tra gli alimenti ricchi di inulina troviamo:

  • Topinambur;
  • Cicoria;
  • Aglio;
  • Porro;
  • Asparagi;
  • Carciofi;
  • Banane.

È possibile trovare l'inulina anche in alimenti processati, come yogurt, barrette di cereali e bevande con fonte di fibra prebiotica.

Proprietà e benefici

L'inulina ha numerose proprietà benefiche, tra le quali:

  • Proprietà prebiotiche
  • Miglioramento dell'assorbimento intestinale di minerali, come calcio e magnesio
  • Riduzione del rischio di ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia e iperglicemia.

Ci sono poi dei benefici specifici anche per chi soffre della sindrome del colon irritabile come:

  • Sviluppo di probiotici, l’inulina è conosciuta proprio per i benefici intestinali che induce grazie alla crescita e all’attività dei batteri “buoni”
  • Regolarità intestinale, lo sviluppo dei probiotici aumenta l’equilibrio della flora batterica e quindi favorisce la regolarità intestinale, riducendo la costipazione (che potrebbe verificarsi con la sindrome del colon irritabile)
  • Effetto antinfiammatorio: l’inulina ha proprietà antinfiammatorie, che potrebbero aiutare a ridurre l’infiammazione intestinale associata alla sindrome del colon irritabile.

Tuttavia, è importante ricordare che non tutti i soggetti affetti dalla sindrome del colon irritabile possono trarre benefici da questa fibra. In alcuni casi, infatti, potrebbero verificarsi ulteriori crampi e dolori al basso ventre insieme a un aumento di meteorismo.

Rischi associati

Nonostante questa fibra sia considerata sicura, esistono dei casi in cui è meglio evitare di assumerla. L’inulina è sconsigliata in caso di ipersensibilità alla sostanza: alcune persone affette dalla sindrome del colon irritabile, infatti, potrebbero vedere aggravati i sintomi tipici di questo disturbo come gonfiore, flatulenza e crampi addominali, e questo può avvenire anche a dosaggi moderati, a causa di un'intolleranza personale. Un altro motivo che potrebbe aggravare i sintomi, è l'interazione con altri farmaci o essere in presenza di condizioni mediche particolari: chi soffre di intestino irritabile e ha la sindrome dell’intestino corto, potrebbe avere complicazioni di salute.

Per questo è sempre consigliabile il parere di un medico o un consulto con un professionista sanitario qualificato prima di integrare l'inulina nella propria dieta, soprattutto per quelle persone che soffrono della sindrome del colon irritabile o che soffrono di altre condizioni gastrointestinali.

Fonti

UCBM

NutriDoc

My Personal Trainer

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