I cibi giusti da mangiare quando si ha la diarrea

Quando si soffre di diarrea, l’alimentazione va rivista per facilitare la ripresa

23 Giugno 2022
cibi contro diarrea

Crampi dolorosi e corse in bagno per evacuare, la diarrea è sicuramente una seccatura e chi la sperimenta cerca rimedi per riprendersi al più presto da questo disturbo. Tra le soluzioni per far passare la diarrea c’è una maggior attenzione alla dieta, che per qualche giorno deve essere adattata. 

Perché viene la diarrea?

I sintomi più fastidiosi della diarrea li conosciamo bene - crampi addominali, meteorismo, evacuazioni frequenti durante la giornata, con feci estremamente morbide o addirittura liquide - ma da cosa viene la diarrea? Questo disturbo intestinale può avere numerose cause, alcune passeggere e di facile risoluzione, altre anche gravi, tanto da poter rendere la diarrea cronica.

Tra le cause di diarrea più comuni ci sono le infezioni intestinali date dai virus, ma anche da batteri o parassiti. Tra gli agenti infettivi più noti ci sono il Rotavirus, la Salmonella, l’Escherichia coli, la Giardia e la Tenia. Alcuni farmaci possono scatenare la diarrea come effetto collaterale, mentre alcune infiammazioni acute, come l’appendicite, presentano la diarrea come uno dei sintomi. Patologie che portano a una diarrea ricorrente sono le intolleranze, la celiachia, le malattie infiammatorie intestinali e la sindrome dell’intestino irritabile. Sebbene meno approfondito, esiste un legame anche tra cervello e intestino, per cui stati emotivi di ansia, tensioni e depressione possono ripercuotersi sulla salute del microbiota intestinale e viceversa.

Diarrea: la dieta per farla passare

Esistono diversi farmaci per il trattamento della diarrea, ma questo fenomeno è da considerarsi a sua volta un sintomo e non andrebbe semplicemente messo a tacere. Questo perché la diarrea può essere un sistema di difesa che l’organismo mette in atto per liberarsi da un agente infettivo, oppure può sottintendere problemi più gravi che andrebbero indagati con un medico. Durante gli episodi acuti, però, è necessario fare attenzione all’alimentazione, scegliendo i cibi contro la diarrea e cercando di rimanere idratati.

Le scariche di diarrea possono essere anche molto ravvicinate e produrre feci molto acquose: ciò significa che aumenta il rischio di disidratazione, perché il corpo perde molti più liquidi di quanti ne introduca. Con la diarrea, prima di pensare a cosa mangiare, è perciò fondamentale bere a sufficienza e reintrodurre gli elettroliti persi con l’evacuazione. Durante gli episodi acuti, solitamente per circa 24 ore, è preferibile seguire una dieta idrica, che però non dovrà protrarsi a lungo, perché al più presto andranno reinseriti tutti i nutrienti di cui il corpo ha bisogno. Quando si è soggetti ad episodi di diarrea è possibile assumere acqua o tè deteinato, mentre vanno evitati i succhi di frutta e altre bevande irritanti, specialmente quelle gassate o il caffè. Sebbene la frutta sia ricca di minerali utili, infatti, è anche fonte di zucchero e fibre, che possono far perdurare la situazione.

Cosa mangiare in caso di diarrea

Una volta terminata la fase più intensa della diarrea, è bene tornare lentamente a mangiare cibi solidi. Esiste un acronimo inglese, BRAT, che fa tenere a mente i primi alimenti contro la diarrea da introdurre nella propria dieta:

  • banane
  • riso
  • mele cotte
  • toast

Le banane, insieme alle mele, sono tra i pochi frutti consigliati in caso di diarrea. A farne un ottimo alleato contro il mal di pancia sono la notevole quantità di potassio e sodio delle banane - utili quindi per reintegrare i sali minerali - e il contenuto di pectina delle mele, che aumenta la consistenza delle feci ed è emolliente per le pareti dell’intestino. Il riso, invece, è un cereale raccomandato perché ha poche fibre e in cottura rilascia l’amido, sostanza dalle proprietà astringenti che aiuta a ridurre le evacuazioni. Infine, i toast - o più semplicemente il pane bianco - vengono suggeriti come alimento contro la diarrea insieme ad altri cibi secchi come cracker, grissini, fette biscottate, meglio se di farina raffinata per evitare le fibre.

L’alimentazione in caso di diarrea non si esaurisce solo con i BRAT, anzi, gli esperti raccomandano di ripartire al più presto introducendo anche proteine e grassi, in particolare nei bambini, ma ovviamente con moderazione. Vanno predilette cotture leggere, come quella al vapore o alla piastra, così da non aggiungere ulteriori grassi: un filo di olio di oliva a crudo è ammesso, così come il succo di limone, astringente e disinfettante. Questi, insieme a quelli appena nominati, sono i principali alimenti suggeriti contro la diarrea:

  • pollo o tacchino (al vapore o alla piastra)
  • carote lesse
  • patate bollite
  • pesce lesso
  • verdure lessate o al vapore come spinaci, finocchi, carciofi, fagiolini, zucchine
  • semolino
  • uova sode
  • albicocche
  • ananas
  • agrumi
  • bresaola, formaggi freschi e yogurt (tra gli ultimi da reintrodurre)

Gli alimenti da evitare in caso di diarrea

Finita la fase acuta della diarrea, è probabile che il tuo corpo ti faccia desiderare pian piano i cibi che mangi abitualmente: è buon segno, ma non strafare. Se hai avuto la diarrea, la flora batterica che popola il tuo intestino ha subito un bello scossone, l’equilibrio tra i microrganismi è venuto a mancare e va riportato alla situazione iniziale. 

In caso di diarrea è meglio non mangiare:

  • cibi grassi 
  • fritture
  • insaccati
  • legumi che incrementano il gas addominale (fagioli, piselli, ceci, lenticchie)
  • pasta e pane con farine integrali
  • frutta secca
  • alcolici
  • caffè e tè non deteinato
  • dolci e cibi ricchi di zucchero
  • latte e altri alimenti con lattosio

Diarrea: quando è il caso di preoccuparsi

La diarrea è spesso un malessere passeggero: se causata da una gastroenterite virale si risolve quasi sempre da sola nel giro di pochi giorni senza farmaci e con l’aiuto di un’alimentazione adeguata. Qualora gli episodi diarroici si verificassero molte volte al giorno, per più giorni, con feci liquide e presenza di sangue o pus, è bene informare il medico al più presto. Se si tratta di una gastroenterite causata da un parassita potranno servire degli antibiotici, ma questi medicinali non vanno assunti di propria iniziativa, perché potrebbero peggiorare la condizione. È importante sentire il parere del medico anche se si presenta la febbre o se la diarrea ricorre più volte nell’arco di periodi ravvicinati, cosa che può far pensare a un’intolleranza o a un’infiammazione intestinale più seria.

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