Colon irritabile e ansia: esiste una correlazione?
12 Luglio 2024La sindrome del colon irritabile è un disturbo molto diffuso: in Italia una percentuale della popolazione che va dal 10 al 18 % soffre di questa sindrome. E di questa percentuale, secondo alcuni studi, circa il 60-80% soffre anche di ansia*. Questi due disturbi, quindi, sono strettamente collegati tra di loro, molto di più di quello che si possa pensare.
Le connessioni tra colon irritabile e salute mentale
La sindrome del colon irritabile è un disturbo gastrointestinale caratterizzato da dolore addominale, gonfiore, diarrea e/o stitichezza. L’ansia è un disturbo psico-sociale caratterizzato da un senso di apprensione simile all'angoscia. L'ansia, oltre a causare problematiche sulla salute psichica, compromette anche il benessere fisico: mens sana in corpore sano descrive appieno questo legame. Infatti, quando si soffre d’ansia, si avvertono sintomi quali battito cardiaco accelerato, sudorazione, stato di agitazione e diarrea. Alcuni studi hanno evidenziato come lo stress sia un fattore comune nei pazienti con la sindrome del colon irritabile e come questo possa dipendere da:
- l'asse intestino-cervello: fa riferimento alla comunicazione bidirezionale costante tra il tratto gastrointestinale e il cervello. Questo collegamento avviene attraverso trasmettitori chimici, le vie neuronali e le vie endocrine. Quindi se ansia e stress agiscono a livello cerebrale, tutto ciò può influenzare negativamente la sensibilità e la mobilità intestinale, aggravando i sintomi della sindrome del colon irritabile.
- l’infiammazione intestinale: il microbiota intestinale alterato può peggiorare l'infiammazione; e attraverso l'attivazione di un circuito di comunicazione tra sinapsi e neurotrasmettitori, si vanno ad aumentare i livelli di stress.
Soffrire della sindrome del colon irritabile in modo ricorrente e/o duraturo può portare ad un peggioramento dei risvolti psicologici: i sintomi della sindrome del colon irritabile possono influenzare negativamente lo stato di salute mentale ed aumentare i livelli di sensibilità e suscettibilità emotiva. Questi aspetti, infatti, spesso si influenzano reciprocamente: ansia e colon irritabile possono alimentare i sintomi a vicenda. L’ansia può aumentare i sintomi della sindrome del colon irritabile che, a sua volta, può peggiorare quelli dell’intestino irritabile. Infine, il rilascio di cortisolo dovuto allo stress cronico può influenzare negativamente la funzione intestinale.
Colon irritabile, ansia e il ruolo degli ormoni
Quando si vive una situazione di stress, uno degli ormoni prodotti è quello della corticotropina, che può provocare dissenteria e spasmi dolorosi, incrementando alcuni dei più comuni sintomi del colon irritabile.
Essere consapevoli di ciò che influenza i fattori emotivi e psicologici può aiutare a regolare anche la salute intestinale. Per questo l’attività fisica, come una camminata a passo veloce o esercizi di yoga e meditazione sono consigliati per tenere sotto controllo lo stress emotivo e, quindi, avere più controllo anche sul benessere dell’intestino. Aumentati livelli di serotonina si registrano anche a livello intestinale: le alterazioni dei suoi livelli possono influenzare sia l'umore (ansia), sia la funzione intestinale (sindrome del colon irritabile), regolando così la mobilità e il benessere intestinale.
Come gestire lo stress per migliorare la sindrome del colon irritabile
Esistono trattamenti che combinano terapie psicologiche e mediche e che possono essere efficaci per gestire entrambi i disturbi. In questi casi è consigliato un parere medico per definire il miglior trattamento per ogni singolo caso.
In linea generale, è consigliabile gestire l’ansia tramite tecniche di rilassamento: yoga, meditazione e mindfulness possono ridurre lo stress e migliorare la salute intestinale. Anche svolgere attività sportive come la camminata, la corsa o il nuoto possono aiutare molto, non solo a livello fisico, ma anche a livello mentale, riducendo lo stress.
Inoltre, ci sono altri aspetti che possono influenzare positivamente lo stato emotivo e fisico di una persona:
- un sonno adeguato: dormire in modo riposato e continuo serve a mantenere non solo il benessere intestinale, ma anche ad avere più lucidità nella gestione emotiva di situazioni particolarmente difficili e stressanti;
- l’alimentazione corretta: una dieta equilibrata aiuta a mantenere la salute dell'intestino, ma anche alta la quota energetica e i livelli di positività a livello mentale.
- i farmaci: se il medico lo ritiene opportuno possono essere prescritti antidepressivi e ansiolitici per trattare l'ansia, mentre i probiotici e altri farmaci specifici per alleviare i sintomi intestinali.
Fonti