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Reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo o reflusso gastrico consiste nella risalita del contenuto dallo stomaco verso l’esofago. I sintomi più comuni consistono in: bruciore al petto (pirosi), tosse, mal di gola e rigurgito acido. Le cause del reflusso sono da ricercare in un malfunzionamento della valvola che chiude il passaggio tra lo stomaco e l’esofago.

Reflusso gastroesofageo
Reflusso gastroesofageo
  • Reflusso gastroesofageo
  • Che cos'è?
  • Le cause
  • I sintomi
  • Le conseguenze
  • Dieta, rimedi e cura

Ti sarà capitato, almeno una volta, di provare una sensazione di bruciore o forte acidità all’altezza dello sterno. È possibile che questo senso di iperacidità si sia verificato dopo aver consumato alimenti pesanti, in particolare alimenti ricchi di grassi o molto piccanti.

Questo fenomeno prende il nome di reflusso gastroesofageo. È una patologia molto comune, di cui soffrono moltissime persone, anche se non rappresenta un disturbo grave.

Tuttavia, può essere il sintomo di una patologia sottostante più severa. Se trascurato, può avere delle conseguenze sul buon funzionamento dell’esofago.

Cos'è il reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo o reflusso gastrico si verifica quando il contenuto acido del reflusso gastrico risale verso l’esofago, provocando una sensazione di bruciore all’altezza dello sterno. Se i sintomi di reflusso gastrico tendono a manifestarsi più di due volte alla settimana in maniera ricorrente, il disturbo si definisce malattia da reflusso gastroesofageo.

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Le cause del reflusso gastroesofageo

La cause del reflusso gastroesofageo possono essere legate sia allo stile di vita che allo stato di salute del paziente. Un pasto abbondante, un periodo stressante dal punto di vista lavorativo o emotivo, patologie già in corso, possono essere causa del disturbo e rappresentare, allo stesso tempo, anche un fattore di rischio. Talvolta non esiste nemmeno una causa specifica facilmente individuabile.

Di seguito alcune condizioni che possono favorire il manifestarsi del disturbo:

  • Alimenti grassi o piccanti
  • Consumo di bevande alcoliche
  • Caffè e fumo
  • Gravidanza
  • Ansia e stress
  • Ernia iatale
  • Farmaci antidolorifici e antinfiammatori

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I sintomi del reflusso gastroesofageo

I sintomi del reflusso gastroesofageo sono molto caratteristici:

  • Bruciore di stomaco che può estendersi fino al centro del petto
  • Sapore amaro in bocca
  • Tosse o singhiozzo persistente
  • Raucedine
  • Alito cattivo
  • Gonfiore
  • Sensazione di malessere generale

A volte il reflusso può presentarsi con sintomi come mal di gola e tosse. Sia il mal di gola che la tosse da reflusso dipendono dall’irritazione della mucosa dell’esofago, causata dai succhi gastrici.

I sintomi del reflusso possono peggiorare dopo aver mangiato o mentre si è sdraiati; pertanto sarebbe preferibile evitare di distendersi subito dopo aver terminato un pasto.

È comunque consigliabile evitare gli eccessi a tavola, specialmente se si tratta di alimenti in grado di stimolare la secrezione acida da parte dello stomaco.

sintomi del reflusso gastroesofageo

Le conseguenze del reflusso

Prima di parlare delle conseguenze del reflusso chiariamo una cosa. Molti pazienti si domandano se di reflusso gastroesofageo si può morire. La risposta è no: di reflusso gastroesofageo non si può morire.

Questo, tuttavia, non significa che non vi siano delle conseguenze sull’organismo. L’organo che soffre maggiormente in caso di reflusso è l’esofago, la cui mucosa non è adatta per reggere il contatto con i succhi gastrici presenti nello stomaco.

Le conseguenze più comuni del reflusso sono:

  • ulcere esofagee da reflusso: le ulcere sono lesioni di un tessuto che, talvolta, sanguinano e provocano dolore;
  • stenosi dell’esofago: la stenosi dell’esofago consiste in un restringimento che causa dolore e difficoltà a deglutire;
  • esofago di Barrett: in questo caso il contatto prolungato con gli acidi gastrici causa una mutazione delle cellule intestinali che, in alcuni casi, può portare allo sviluppo di un cancro.

 

alimentazione per combattere il reflusso gastrointestinale

Reflusso gastroesofageo: dieta, rimedi e cura

Il reflusso gastroesofageo può avere diverse cause.  Il medico che si occupa del reflusso gastroesofageo è il gastroenterologo, lo specialista che cura le patologie dello stomaco e dell’intestino.

Nella maggior parte dei casi il disturbo è provocato da uno stile di vita poco salutare. Modificando lo stile di vita potrebbe risolversi anche il problema del reflusso.

In alcuni casi, invece, il reflusso è solo il sintomo di patologie sottostanti. In caso di dubbio, è sempre meglio rivolgersi a un medico.

Alimentazione e reflusso

L’alimentazione è fondamentale per prevenire il reflusso gastroesofageo.

Bisogna evitare alimenti piccanti, ricchi di grassi o acidi, perché favoriscono il reflusso. Anche ridurre gli alcolici e il caffè può aiutare.

Quando si parla di abitudini alimentari non si fa riferimento alla sola la dieta, ma anche alle modalità e alle quantità con cui si consumano i pasti. In generale, è preferibile consumare pasti più leggeri e frequenti, anziché pochi pasti abbondanti. Inoltre, per evitare il reflusso, è importante attendere 2 o 3 ore prima di andare a dormire e, quando si è a letto, tenere la testa sollevata con un cuscino, in modo da evitare la risalita dei succhi gastrici nell’esofago.

Peso corporeo

La massa corporea può influenzare le manifestazioni di reflusso gastroesofageo. L’eccessivo peso può esercitare una pressione sullo stomaco e l’esofago, favorendo una risalita dei succhi gastrici. Pertanto, perdere peso aiuta a ridurre la pressione sulla parte inferiore dell’esofago, contrastando, quindi, il reflusso.

Integratori per reflusso gastroesofageo

L’utilizzo di integratori e dispositivi medici può rappresentare un valido supporto per prevenire e controllare il disturbo da reflusso gastroesofageo.

Rimedi naturali per il reflusso

Alcuni rimedi della nonna possono aiutare in caso di reflusso gastroesofageo.

  • Tisana di camomilla: un infuso di camomilla può aiutare a ridurre il bruciore e a lenire le mucose infiammate. La camomilla è nota per le sue proprietà lenitive e anche per migliorare la funzione digestiva;
  • Decotto di zenzero: lo zenzero è noto per le sue proprietà digestive e, in caso di reflusso gastroesofageo, per l’azione protettiva delle mucose. Per preparare il decotto di zenzero basta bollirne alcuni di pezzi senza la buccia per alcuni minuti, lasciar riposare e bere la bevanda ancora calda.

Chirurgia per il reflusso

Nei casi più gravi il trattamento del reflusso è chirurgico. La chirurgia mira a rafforzare o ricostruire lo sfintere esofageo interiore, cioè la barriera che evita che il contenuto dello stomaco risalga nell’esofago. La chirurgia è l’ultima risorsa a cui ricorrere quando le altre soluzioni non funzionano, ma spesso rappresenta la cura definitiva di questo disturbo.