Formaggi privi di lattosio: quali sono

I formaggi che contengono lattosio non possono essere consumati da chi è intollerante. Ce ne sono alcuni, però, che non ne contengono

4 Giugno 2024
Tagliere di formaggi

Chi è intollerante al lattosio, e non riesce a digerire questo zucchero, deve escludere dalla propria dieta gli alimenti che lo contengono, come il latte e i suoi derivati. I formaggi rientrerebbero in quest’ultima categoria, ma alcuni, in base al processo produttivo, sono definiti “naturalmente privi di lattosio”, perché il residuo di questo zucchero nel prodotto finito è così basso che viene tollerato bene: quali sono quindi i formaggi senza lattosio?

Formaggi naturalmente senza lattosio

L’intolleranza al lattosio, causa di disturbi gastrointestinali fastidiosi e debilitanti, è l’incapacità di digerire questo zucchero presente nel latte e in molti dei suoi derivati, tra cui il formaggio. Tuttavia, esistono dei formaggi naturalmente senza lattosio che possono essere mangiati da tutti e che, se consumati con moderazione, sono una fonte di importanti nutrienti, come le proteine, e micronutrienti, come calcio, fosforo, zinco, magnesio, vitamine A e B12.

I formaggi che possono essere mangiati dagli intolleranti al lattosio sono di due tipologie:

  • formaggi sottoposti a una lunga stagionatura, che trasforma il lattosio in acido lattico: durante il processo detto fermentazione lattica, che avviene in assenza di ossigeno, dei batteri “distruggono” il lattosio convertendone la molecola di glucosio in acido piruvico e acido lattico;
  • formaggi con alti livelli di fermenti lattici al loro interno: i fermenti lattici svolgono una funzione simile alla lattasi, dividendo il lattosio in glucosio e galattosio favorendone così la digestione.

Secondo un Regolamento dell’Unione europea del 2011, è obbligatorio per legge dichiarare sulle etichette degli alimenti confezionati eventuali allergeni, e il lattosio rientra fra questi. La legge italiana stabilisce che il residuo deve essere inferiore a 0,1 g per 100 grammi o millilitri di prodotto.

Oltre ai formaggi naturalmente privi di lattosio, sono disponibili in commercio anche latte e derivati delattosati, ovvero sottoposti a un processo produttivo che, tramite l’aggiunta di lattasi, Lactobacillus acidophilus o lattosio predigerito, genera un prodotto contenente già i due zuccheri che compongono il lattosio, e cioè il glucosio e il galattosio.

Elenco dei formaggi senza lattosio

L’intolleranza al lattosio implica una dieta priva di questo zucchero, contenuto in latte e derivati. Ma chi è intollerante al lattosio può mangiare il parmigiano, ad esempio. 

Come già accennato, infatti, non tutti i formaggi contengono lattosio, e questo dipende dal loro processo produttivo. Ci sono quindi dei derivati del latte che possono essere consumati anche dagli intolleranti. Ecco un elenco dei formaggi naturalmente senza lattosio:

  • Grana
  • Parmigiano Reggiano DOP stagionato 24 mesi o, ancora meglio, 36 mesi
  • Pecorino stagionato
  • Castelmagno
  • Emmenthal e Groviera
  • Provolone dolce e affumicato
  • Gorgonzola

Se i primi sono formaggi a pasta dura e l’assenza di lattosio è dovuta alla stagionatura, nei formaggi a pasta molle il basso residuo di lattosio è dovuto alla presenza di fermenti lattici. Questi ultimi sono ben tollerati anche dagli intolleranti al lattosio. Altri formaggi che possono essere inclusi nella dieta settimanale sono:

  • Asiago
  • Taleggio
  • Brie
  • Caciocavallo 
  • Caciotta 
  • Camembert 
  • Caprino 
  • Feta 
  • Fior di latte 
  • Quark 
  • Toma

Per lo stesso motivo lo yogurt, ricco di Lactobacilli, risulta di solito digeribile anche da chi è intollerante.

I formaggi da evitare per gli intolleranti al lattosio

Formaggi da evitare per chi è intollerante al lattosio sono invece tutti quelli freschi, come:

  • Mozzarella
  • Ricotta
  • Caprino
  • Robiola
  • Mascarpone
  • Stracchino

Di questi, si possono consumare le versioni delattosate.

Infine è bene ricordare che la tolleranza al lattosio varia da individuo a individuo, in base a quanta lattasi attiva è ancora presente nell’intestino e allo stato di salute del microbiota (l’insieme di microrganismi, come funghi e batteri “buoni”, che si trova nel tratto digerente): ad esempio, per un soggetto con una grave intolleranza può essere problematico anche assumere medicinali che contengono quantità di lattosio minime, mentre per altri soggetti intolleranti questo potrebbe non costituire un rischio. 

Fonti

Aili
Humanitas
Humanitas
MayoClinic
Nhs

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